Ομιλία του καθηγητή GIOVANNI LO COCO
«GHEORGHIOS DROSSINIS»
(Atene 1859 - kifissia 1951)
Vita
Drossinis nacque ad Atene, da genitori provenienti da Missolungi, nel 1859. All' eta di 21 anni, nel 1880, pubblico contemporaneamente ali' amico Kambas, di 2 anni più vecchio, la sua prima raccolta poetica, «Ragnatele». Inssieme a Palamàs, al citato amico e ad altri, contribuì a quel cambiamento di indirizzo che portò la cultura greca dal morente Romanticismo al Parnassianesimo, e che rese definitivo l’ uso della dimotiki come strumento linguistico letterario. A proposito della sua prima raccolta diceva che le sue poesie erano state accolte come un canto allegro della vita contro i lamenti dei romantici, e precisava, in «Fogli sparsi della mia vita» (1895), che aveva avuto come obiettivo di curare l’ espressione e la precisione delle immagini, e soprattutto di evitare di cadere negli eccessi che avevano esaurito il Romanticismo. Fu direttore di periodici lettera-ri nonché dell' Istruzione elementare, poi delle Lettere ed Arti presso il Ministero dell' Istruzione. Come l’ amico Palamàs fece parte dell' Accademia di Atene. Si spense ultra novantenne nel ritiro della sua casa a Kifissià, ai primi di gennaio del 1951.
Opera
Di Drossinis abbiamo numerose raccolte poetiche, ma anche scritti in prosa, in cui rivela lo stesso spirito delicato e pensoso, usando un tono piano, limpido e sobrio. Nella prima raccolta vi sono poesie dedicate ad amici (Buona Fortuna - II mandorlo), che sono state musicate ed oggi appartengono alla tradizione. La seconda raccolta «Stalattiti» é del 1881; in essa le poesie hanno la grazia del tema amoroso, mentre nella terza raccolta «Idilli», del 1884, si sente la freschezza e la grazia della poesia popolare. Di questa raccolta Palamàs segnar ο l’ importanza, dato che qui per la prima volta compare l’ influsso del folklore. Seguono le raccolte «Amaranti» del 1891 e «Bonaccia» del 1902. Come dice il titolo, la raccolta contiene le più belle poesie del periodo, che mostrano la grande perizia del poeta. Anche la poesia «La barca da pesca» è oggi nel repertorio musicale tradizionale.Le raccolte della maturità di Drossinis possono essere considerate: «Tenebre luminose» del 1914, e «Palpebre chiuse» del 1917. Dopo il 1920 le raccolte poetiche, anche nella maggior parte dei tìtoli, mostrano la maturità e la nostalgia; si tratta di «Spada di fuoco-Alcionidi» del 1921, con poesie ispirate alle guerre recenti, e «Farà sera» del 1930. Questa raccolta ha una sua unità interna. Il poeta parla ad una donna amata e la guida nell' idilliaco ambiente del villaggio. Ultime raccolte sono «Rondini fuggitive» del 1936, a cui appartiene la «Risposta a Palamàs» e «Faville nella cenere» del 1940. In conclusione si puvo dire che Drossinis fu sensìbile al richiamo della poesia popolare sia nelle liriche rivolte a descrivere paesaggi esterni, sia quando diede voce alle pieghe del proprio animo. Sempre domina la grazia, l’ eleganza in quelle sue poesie che, con molta modestia, defini lavorate con l’ argilla.